“Gli avanzi diamoli al cane”. Quante volte avete sentito pronunciare questa frase, o voi stessi avete pensato di dare i resti della cena al vostro animale domestico? Sbagliato. Molti alimenti che consumiamo abitualmente, così come i loro metodi di cottura, non sono adatti all’alimentazione di un cane e anzi, in alcuni casi potrebbero essere proprio dannosi.
Sia che si scelga un’alimentazione casalinga, sia che si preferisca la comodità di un mangime commerciale, è infatti importante considerare che anche i cani hanno la necessità di nutrirsi con pasti equilibrati, adatti alle attività svolte, eventualmente alla razza e ovviamente all’età.
In questo articolo cercheremo di darvi qualche consiglio sulla corretta alimentazione del cane nelle varie fasi della sua vita.
Cuccioli
Per crescere in modo sano, ed evitare squilibri nutrizionali con conseguenti condizioni patologiche come il rachitismo, i cuccioli devono mangiare in modo sano e bilanciato, con un’alimentazione che comprenda la giusta quantità di proteine, grassi e calcio.
Nelle prime settimane di vita queste sostanze vengono generalmente assunte tramite il latte materno, ma in caso il cucciolo non possa assumerlo, sarà necessario somministrargli del latte artificiale specifico. Da evitare il latte di mucca in quanto ricco di lattosio, che il cane non riesce a digerire adeguatamente.
Tra la sesta e l’ottava settimana d’età, il cucciolo entra nella fase di svezzamento, dove inizia a mangiare cibo più solido.
Questo cibo può essere di due tipologie, industriale o casalingo. Il mangime industriale è quello che comunemente si trova nei supermercati e nei negozi per animali, e si suddivide a sua volta in secco (crocchette), umido (scatolette) e misto (crocchette bagnate). La scelta fra queste tre tipologie è più una questione di abitudine e comodità e non ce n’è uno che sia più consigliato degli altri. Generalmente i mangimi industriali per cuccioli (di buona qualità!) sono formulati per rispondere alle esigenze nutritive dei cani nei primi mesi di vita e scongiurare l’insorgenza di patologie legate proprio ad una cattiva alimentazione. Se comunque si preferisce preparare i pasti in casa, è fondamentale rivolgersi ad un veterinario esperto in nutrizione in modo da calcolare con esattezza fabbisogno energetico e nutrizionale.
Per quanto riguarda il numero di pasti giornalieri, ricordiamo che nei primi tre giorni di vita il cucciolo dovrà mangiare ogni due ore, sia di giorno che di notte. Successivamente dovrà mangiare quattro volte al giorno fino ai 3 mesi, tre volte fra i 3 e i 6 mesi e da quel momento in poi si passerà a due pasti al giorno.
Cani adulti
Quando il cane diventa adulto la sua l’alimentazione viene detta di “mantenimento”: l’obiettivo non è più quello di aiutarlo a crescere, ma di mantenerne il più invariati possibile massa e volume.
Come per i cuccioli, anche per il cane adulto il mangime si può suddividere in industriale e non, ed i nostri consigli in proposito rimangono gli stessi: se scegliete di cucinare a casa chiedete consiglio al veterinario, se invece propendete per l’acquisto di prodotti industriali prediligete sempre prodotti di buona qualità. Orientarsi tra tutte le aziende che producono alimentazione per animali non è facile e una fascia di prezzo alta non è sempre sinonimo di qualità elevata.
Quando acquistate tenete sempre presente che un buon cibo per cani adulti deve essere composto per almeno il 35% da proteine e quindi deve contenere più carne che cereali. Se le percentuali mancano, ricordate che sulle etichette gli ingredienti devono essere riportati in ordine decrescente di peso; di conseguenza se la prima voce è “cereali”, sappiate che il prodotto scelto non è di qualità. Ecco invece alcune cose che dovete evitare a piè pari: se le leggete sulla confezione, passate subito oltre. Ci riferiamo a:
Derivati della carne, ovvero scarti di macellazione come interiora di suini, equini, bovini, ovini, teste e zampe, organi interni, ma anche becchi, unghie e piume.
Estratti di proteine vegetali, come glutine di mais e frumento.
Farine di carne, espressione che indica che la materia prima è stata ottenuta dal riciclaggio delle carcasse.
A chi invece si cimenta nell’alimentazione casalinga ricordiamo di preparare il cibo preferendo cotture al vapore o bollitura ed evitando condimenti grassi. Particolare attenzione anche ai cibi crudi, in quanto alcune carni, come il maiale e il pollo, non possono venire somministrate crude al cane perché c’è il rischio che questo contragga malattie come il morbo di Aujeszky o forme di salmonellosi.
Cani anziani
Quando un cane diventa anziano, e si rivede parzialmente la sua alimentazione, è necessario ricordare che:
il metabolismo rallenta del 10-20% circa;
la massa magra diminuisce e quella grassa aumenta;
l’attività fisica generalmente è meno intensa;
Questi fattori possono causare aumento del peso ed obesità, pertanto è consigliato ridurre l’apporto quotidiano di cibo anche del 30%. Chiaramente questo passaggio deve essere fatto gradualmente, in modo da non destabilizzare il metabolismo del cane.
Un altro elemento al quale prestare attenzione è la digeribilità degli alimenti perché l’apparato digerente di un cane anziano funziona molto più lentamente. Allo stesso modo fate attenzione alle fibre: anche l’intestino è un po’ più lento e per una corretta regolarità è meglio assicurarsi che il proprio cane ne assuma abbastanza.
Anche per i cani anziani esistono in commercio ottimi mangimi specifici; a chi preferisce preparare i pasti in autonomia ricordiamo che i nostri veterinari sono a disposizione per consigli e piani alimentari personalizzati!