Per comunicare tra loro, i gatti usano combinazioni complesse di segni, vocalizzazioni e odori. Indizi importanti come lo sguardo, il tipo di miagolio, la posizione delle orecchie e i movimenti della coda possono rivelarci i loro sentimenti e le loro intenzioni. Quest’articolo riunisce i principali aspetti comunicativi alla base del linguaggio dei gatti, applicati a 6 contesti emotivi.
Come leggere e capire il linguaggio dei gatti
Sebbene i gatti possano sembrare difficili da decifrare, ci sono molti segni rivelatori che danno un'idea del loro umore. Grazie a questa breve guida, potrai distinguere alcuni degli atteggiamenti più comuni tra i nostri compagni.
1. Rilassato
Questo è il modo in cui il tuo gatto dovrebbe trascorrere la maggior parte delle ore di veglia, in un ambiente familiare e confortevole.
Distesi, raggomitolati o sdraiati sul davanti con le zampe nascoste sotto di loro, questi sono i principali segni con i quali i gatti comunicano di essere tranquilli. Le palpebre sbattono leggermente o sono semichiuse. Le orecchie sono rilassate, così come i baffi. Nel corpo non si intravede alcuna tensione.
2. Attento
Può sembrare un animale quieto e innocuo, ma sin dalla nascita il tuo gatto è progettato per cacciare. È in grado di seguire e catturare le sue prede con una facilità disarmante ed è capace di focalizzarsi al 100% sul suo obiettivo.
Gli occhi sono spalancati e le pupille strette, le orecchie e i baffi sono inclinati in avanti, il corpo è proteso verso l’obiettivo. La coda è tenuta bassa e la punta trema un po’ nell’attimo precedente al balzo. Alcuni gatti, sovraeccitati dalla vicinanza di una potenziale preda, emettono il tipico verso predatorio, simile ad uno schiocco ripetuto.
3. Ansioso
I gatti possono essere molto sensibili, specialmente ai cambiamenti. Riconoscendo determinati segnali nel linguaggio del tuo gatto, puoi aiutarlo ad abituarsi più velocemente ad un cambiamento, ad esempio dopo un trasferimento.
Gli occhi sono aperti, le palpebre immobili e le pupille dilatate. Le orecchie sono spostate in avanti e la testa appiattita. Man mano che l'ansia aumenta, il tuo gatto potrebbe iniziare a rannicchiarsi e la sua schiena ad arcuarsi per prepararsi a correre. In questi casi, la coda è ferma o si muove lentamente da un lato all'altro.
4. Frustrato
La frustrazione non è necessariamente legata ad un evento traumatico e a lungo termine. Il tuo gatto potrebbe essere frustrato perché non riesce a raggiungere il suo giocattolo preferito oppure perché non sta esprimendo appieno il bisogno di cacciare.
Un gatto frustrato di solito si concentra intensamente sulla causa della sua frustrazione! Gli occhi sono spalancati, le pupille dilatate, le orecchie e i baffi puntano in avanti e il loro miagolio si fa grave e prolungato. I gatti non mantengono a lungo questa frustrazione, se non riescono a ottenere ciò che vogliono, si arrendono. Generalmente, i gatti con una depressione costante e duratura sono letargici, non mangiano e non interagiscono.
5. Arrabbiato
Evita di provocare un gatto arrabbiato: non fissarlo, non fare movimenti improvvisi, non toccarlo e non cercare di confortarlo perché potrebbe interpretare il tuo tentativo di avvicinamento come una minaccia e reagire. In questo caso, è più prudente allontanarsi lentamente e dare tempo al gatto di calmarsi.
Puoi riconoscere un gatto arrabbiato perché rigido e con la coda tesa. Potrebbe emettere dei sibili e dei ringhi, assumere atteggiamenti minacciosi inarcando la schiena e mantenendo le zampe erette.
6. Sollievo
Proprio com’è importante capire quando il proprio gatto si sente arrabbiato o spaventato, imparare a riconoscere atteggiamenti di sollievo è la chiave per aiutarlo a sentirsi di nuovo bene.
In questi casi, i gatti allungano tutto il corpo per allentare la tensione. Gli occhi, le orecchie, la testa e la coda si rilassano visibilmente. I baffi si distendono e la testa si abbassa. Alcuni sbadigliano, altri voltano le spalle e chiudono gli occhi a metà, altri ancora iniziano a lavarsi accuratamente.
Non solo la coda, il gatto parla con tutto il corpo
I miagolii, i ringhi, gli sbuffi, i movimenti improvvisi… tutto (o quasi) del linguaggio dei gatti ci appare spesso indecifrabile e immotivato. Ma i loro proprietari sanno che i gatti non lasciano nulla al caso. Non miagolano in maniera arbitraria, ma sempre per un motivo ben preciso.
Occhi, orecchie, coda e baffi; ogni parte del corpo ha qualcosa da raccontare. Quando comprenderai meglio il tuo gatto, potrai iniziare a rispondere ai suoi bisogni. Ad esempio, il sibilo è un chiaro segno di allarme che può aiutare chiunque a reagire in modo corretto di fronte ad un gatto pronto all’attacco.
Abbiamo elencato solo alcuni dei segnali utili per capire lo stato d’animo di un gatto, ma ce ne sono molti altri e di molto più sottili da decifrare, in cui entra senz’altro in gioco anche la personalità di ciascun animale e il grado di interazione col suo proprietario. Del resto, chi ha la fortuna di vivere con molti gatti sa bene che ognuno di loro ha delle peculiarità che lo distinguono da tutti gli altri.